Not known Factual Statements About atti garantiti



Ne deriva che non costituiscono “malattia” e, quindi, non possono integrare il reato di lesioni personali, le alterazioni anatomiche alle quali non si accompagni una riduzione apprezzabile della funzionalità. (Fattispecie in cui, refertata la diagnosi di “eretismo psichico reattivo”, la Corte ha ritenuto che la condotta dell'imputato non abbia provocato un vero e proprio stato di shock, ma solo un semplice spavento, inidoneo advert essere ricondotto al concetto di lesione).

Nel reato di lesioni personali aggravate la sussistenza di una grave e ben nota conflittualità tra la p.o. ed il prevenuto (dimostrata dalla pendenza di una pluralità di procedimenti penali che vedono protagonisti le medesime parti a ruoli alterni) unitamente alla contraddizione e mancanza di concordanza tra le testimonianze sia della p.

Sabato thirty giugno 2018 presso l'Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Ravenna si è tenuto il convegno aperto al pubblico ma accreditato per la formazione forense in materia di diritto penale, nell’ambito delle lesioni personali quale conseguenza dell’inosservanza di norme previste per la prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro. La normativa principale è il D. Lgs. 231/2001.

, la relativa attività deve considerarsi in by means of di principio lecita e sindacabile sotto l’esclusivo profilo della colpa, in ipotesi di errore operatorio ascrivibile a negligenza, imprudenza o imperizia; nel caso, invece, in cui l’intervento operatorio sia posto in essere in assenza di qualsiasi ragionevole indicazione terapeutica, con condotta consapevolmente estranea o distorta rispetto alle finalità diagnostiche o di cura, la condotta del medico-chirurgo è destinata a risolversi in un’ordinaria attività lesiva di natura dolosa; l’intervento chirurgico non orientato a una finalità terapeutica, anche solo di natura palliativa, non costituisce un atto medico trovante la sua legittimazione nell’art. 32 della Costituzione, così che non si differenzia dalla condotta di chiunque leda volontariamente l’integrità fisica altrui; in particolare, la natura consapevolmente lesiva della condotta deve ravvisarsi non solo nei casi in cui l’intervento chirurgico non sia contemplato, alla stregua dei criteri generalmente accettati dalla comunità scientifica, tra le prestazioni somministrabili in relazione alla patologia da cui è affetto il paziente, ma anche nel caso di deliberato allontanamento dalle linee guida accreditate scientificamente, procedendo come prima scelta e in assenza di accertamenti diagnostici propedeutici a un intervento invasivo, ovvero saltando tutti gli phase previsti senza attendere l’esito degli esami di laboratorio ed effettuando resezioni o biopsie del tutto inutili, ovvero ancora ricorrendo in modo indiscriminato alla chirurgia diagnostica senza prima aver affrontato la patologia del paziente con le tecniche e i presidi meno afflittivi prescritti dalla scienza medica.

Ai fini della configurabilità del delitto di lesioni personali, costituisce malattia la lesione cutanea consistente in un taglio all’avambraccio guaribile in tre giorni, in quanto anche una modesta soluzione di continuo dell’epidermide, con soffusione ematica, non può non comportare una sia pur minima, ma comunque apprezzabile compromissione locale della funzione propria dell’epidermide che non è solo quella di carattere estetico-sensoriale ma anche e soprattutto quella di protezione dell’intero organismo, in ogni sua parte, da contatti potenzialmente nocivi con agenti esterni di qualsivoglia natura (Sez. 5, 16271/2010).

Dunque, la fattispecie sembra configurare non un titolo autonomo di reato, bensì  circostanze aggravanti speciali e a effetto speciale  del delitto di lesioni personali.

Le lesioni permanenti al viso sono oggetto della condotta disciplinata dall’art. 583-quinquies c.p. il quale punisce, con la reclusione da otto a quattordici anni, chiunque cagioni ad alcuno una lesione personale dalla quale derivino la deformazione o lo sfregio permanente del viso.

chiunque cagiona advert alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è you can look here punito con la reclusione da tre mesi a tre anni”.

Integra l'elemento psicologico del delitto di lesioni volontarie anche il dolo eventuale, ossia la mera accettazione del rischio che dalla propria azione derivino o possano derivare danni fisici alla vittima. (In applicazione di tale principio la Corte ha ritenuto immune da censure la sentenza impugnata che aveva riconosciuto la responsabilità dell'imputato a titolo di concorso nel reato, for each avere bloccato e spinto fuori dalla propria abitazione un agente click here for more di polizia, continuando a tenerlo stretto anche mentre il coimputato, chiamato in aiuto, lo aveva, a sua volta, spinto, facendolo cadere a terra).

; incisione del clitoride e/o delle labbra; stiramento del clitoride e/o delle labbra; cauterizzazione mediante ustione del clitoride e del tessuto circostante; raschiamento del tessuto che circonda l’orifizio vaginale o incisione della vagina; introduzione di sostanze corrosive o erbe nella vagina allo scopo di provocare emorragie o restringimento.

L'aggravante dell'uso delle armi è configurabile con riguardo al delitto di lesioni personali tentato, poichè l'estensione al tentativo delle circostanze previste per il corrispondente delitto consumato deve essere verificato sulla base di una valutazione di compatibilità logico-giuridica, tenuto conto della tipologia dell'aggravante contestata che, nella specie, connota la pericolosità della condotta, a prescinde dal verificarsi dell'evento.

Il fatto che dall’azione derivi una malattia nel corpo o nella mente differenzia questo reato da quello di percosse for every il quale, per definizione, non deve derivare una malattia (al più si deve ridurre ad una reazione dolorosa che non lasci residui funzionali).

Nell’articolo i prevede che: “Chiunque cagiona advert alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

For every tutte these details le altre ipotesi, nelle quali dunque il reato sia procedibile d’ufficio, la competenza spetta al tribunale in composizione monocratica.

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